Mi mancava cucinare d’istinto, nella mia cucina, in un pomeriggio tranquillo. A un capo del tavolo di marmo c’ero io, indaffarata tra barattoli di farina, frutta secca e miele. All’altro mia sorella che studiava per un esame all’università, ma che seguiva di sottecchi, tra una pagina di un libro e un grafico, quello che stava succedendo. Una tazza di tè verde caldo a testa chiudeva il quadro di un pomeriggio vecchio stile, uno di quelli che hanno accompagnato la nostra crescita insieme.
Ho sempre avuto la tendenza a individuare scene di Piccole Donne nella mia vita, un libro che ha segnato il mio immaginario per anni. In bilico tra Meg e Jo, sono cresciuta fino a diventare una piccola donna di cui vado fiera, che trova il centro del suo mondo nella cucina, negli affetti più veri e nelle parole scritte.
Quando la cucina esercita la sua attrazione in modo così convincente non hai armi per combatterla. Devi arrenderti al fatto che, ancora una volta, ti ha portata lì tra pentole e barattoli, dove ti senti a casa. In questi momenti mi trovo sempre a informare qualcosa di dolce.
Negli ultimi anni ho cominciato ad apprezzare il fascino antico di preparare un pezzo di carne arrosto, o il piacere di sfornare un pane croccante, che canta mentre raffredda sul piano di marmo. Però se devo trovare rifugio, fare qualcosa per me, che mi riporti a concentrarmi solo sulle mani che si muovono, scelgo il forno e scelgo i biscotti, o una torta da credenza, di quelle senza pretese ma che fanno felici tutti.
Una colazione diversa dal solito, con una torta alta e soffice spolverata di zucchero a velo, o una tè del pomeriggio dopo una passeggiata nelle stradine di campagna, da accompagnare con qualche biscotto secco pescato con fiducia da una vecchia scatola di biscotti. Sono pigra, ma l’idea di tornare a casa e trovare i biscotti ad aspettarmi mi fa uscire più determinata e mi riporta a casa con un passo più svelto.
I biscotti sono facili, senza pretese. Posso farli in qualsiasi momento della giornata, o della notte, andare a letto con il profumo dolce che riempie casa e lasciarli per quando arriva il momento giusto. Posso farli spinta dal desiderio istantaneo di cucinare, senza dovermi organizzare prima, o senza preparare in anticipo ingredienti particolari. Le uova ci sono sempre, così come le farine, lo zucchero, il miele, un po’ di frutta secca e del cioccolato.
Qualche giorno fa mi sono stati richiesti dei biscotti. Quando qualcuno mi chiede di cucinare qualcosa, lui in particolare, lascerei tutto quello che sto facendo per correre in cucina. Proprio come quando senti nascerti dentro il desiderio di infornare qualcosa, per il piacere di sentire il tepore del forno che ti scalda le spalle mentre lavori al tavolo, e la trepidazione di tirar fuori una teglia di biscotti con un guanto da forno per non bruciarti, con il loro odore biscottato che ti fa subito sorridere.
Lui mi ha chiesto dei biscotti. Io ho immaginato una teglia di biscotti semplici, adatti alla colazione, pieni di energia e ingredienti buoni, biscotti che puoi mangiare senza troppi sensi di colpa anche nel pomeriggio, con una tazza di tè caldo, nel caffellatte, da soli o inzuppati di nascosto in un bicchiere di acqua fresca, come faccio io. È un retaggio di quando ero piccola, è ancora il mio modo preferito di mangiare cantucci e ciambellone.
I cantucci di avena con noci e miele nascono dalla ricetta dei cantuccini toscani. Passano dal dopo cena alla colazione grazie alla farina di avena, che li colora di un bel marrone dorato autunnale, al miele, che li rende dolci ma non troppo e si sposa bene con l’amarognolo delle noci, all’uvetta che regala piccole gocce di dolcezza.
Mentre scrivo questo post sto già perlustrando la cucina con gli occhi per individuare qualche altro ingrediente per l’infornata di biscotti di questi fine settimana: forse frutti rossi e nocciole, o mandorle e albicocche secche. Ho anche un barattolino di gocce di cioccolato che potrebbero rendere la colazione di qualcuno ancora più dolce…
- 2 uova
- 200 g di miele
- 250 g di farina di avena
- ½ cucchiaino ammoniaca per dolci
- Scorza grattata di 1 limone non trattato
- 150 g di noci
- 100 g di uvetta
- Preriscalda il forno al massimo, ventilato.
- Monta le uova con il miele finché non sono spumosi e leggeri.
- Incorpora la farina d’avena con l’ammoniaca e la scorza di limone grattata, aggiungendo noci e uvetta solo alla fine.
- Rivesti con la carta da forno una teglia grande e con l’aiuto di un cucchiaio forma due filoncini di impasto ben separati, larghi circa 5 cm e lunghi circa 30.
- Metti la teglia in forno e abbassa la temperatura a 180°C. Cuocili per circa 15 minuti, poi toglili dal forno, lasciali raffreddare per 5 minuti e tagliali a fette di circa 2 cm di spessore in senso obliquo.
- Rimettili in forno appoggiati su un lato per altri 10 minuti, fino a che non sono biscottati. Si conservano in una scatola di latta ben chiusa per diversi giorni.

Buon weekend d’autunno a tutti. Io andrò a caccia di colori e di profumi di forno a legna, di riposo e di libri da leggere sotto un plaid di lana bianca. Quali sono i vostri programmi per questo fine settimana?
L'articolo Cantucci di avena con noci e miele. Io scelgo il forno e scelgo i biscotti. sembra essere il primo su Juls' Kitchen.